lunedì 29 novembre 1999

the heart and the prayer-il cuore e la preghiera





























Essere in possesso di una personalità
arcaica e ancestrale,
e vivere giorno
dopo giorno il quotidiano cammino, ci porta
in taluni momenti della propria
vita a giungere finalmente
alla tanta
agognata e sospirata meta.
Sono questi, giorni di feconda
immersione nel Suo mondo
e.....
grazie....per le Vostre benedizioni.

Il cuore e... la preghiera

Quando si riesce ad incontrare Dio, quando si comprende
la via della comunicazione con Lui, non ne sono coinvolti
soltanto la mente, i sensi o il corpo. Avviene qualcosa in più,
qualcosa di diverso che include tutti gli elementi suddetti,
ma li rende altri, li supera; qualcosa che non trova nome,
almeno nei trattati di psicologia e di psicoanalisi.

Di cosa si tratta?


Credo che ciò che si prova quando si
prega autenticamente
sia un sentimento
tutto interiore, spirituale, che mi piace
identificare in quello che la Bibbia chiama
"cuore".
Nella lingua ebraica, cuore, sta
a significare quella facoltà
che pone in
rapporto con Dio. Per noi cristiani ogni battezzato
è dotato
di questa facoltà, ma se non viene educata ed esercitata,
essa faticherà non poco ad
introdurci alla conoscenza autentica
di Dio.
Lo strumento privilegiato attraverso il quale il cuore si
esprime con pienezza in tutte le sue dinamiche è la preghiera.
Essa può prendere diverse forme, ma si distingue sempre per
il suo carattere personale. La preghiera cristiana per essere tale,
deve essere personale, interiore e fatta in modo continuo e costante.

Ha comunque sempre come oggetto l'aspirazione ad unirsi a Dio
ed a Gesù Cristo. L'orazione è una vera e propria relazione fra
persone: da una parte ognuno di noi, dall' altra Gesù.
Come in tutte le relazioni che si rispettino, è
necessario conoscere
chi ti sta di fronte.
Non esiste un rapporto di vero amore se non c'è
in esso il desiderio di conoscere l'altro.

Quando tale desiderio si affievolisce, viene meno anche l'amore.
Dal momento che la preghiera è un rapporto d'amore tra persone,
i due membri interagiscono attivamente.
Gesù ama me come persona e non come individuo, e mi ama così
come sono e non pretende di parlarmi, amarmi , solo se mi presento
perfetto. Io da parte mia, mi apro al suo amore totalmente, così come
sono e con tanta speranza....

Chi mi conosce, sa che tengo a dovuta distanza
qualsiasi tecnica
meditativa di tipo orientale.
D' altronde è risaputo che lo yoga ed
altre
discipline orientali raccolgono dentro le loro pratiche, seppur
parzialmente, sfumature di
altre religioni o di altre realtà spirituali.
In effetti chi conosce bene lo yoga sa che esso è assolutamente
inconcepibile come tecnica
se non si crede , in qualche modo alla
teoria
della reincarnazione.
In questi casi anche i soli esercizi " inferiori", come li definì
lo Schultz, possono essere sufficienti a raggiungere uno stato di
rilassatezza e di quiete senza bisogno di passare attraverso forme
pericolose di spersonalizzazioni. E quando il corpo non è disponibile
alla preghiera basta praticare solo una corretta respirazione e vedrete
che ridurrà notevolmente l'eventuale stato ansioso del momento.

Una semplice respirazione estratta dallo Schultz, prevede come inizio,
un breve ciclo in tre fasi della durata di poco meno di 15 minuti, con ad
ogni intervallo una pausa di 5 secondi fra inspirazione ed espirazione.
Dopo si può passare alla preghiera vera e propria, suggerendovi di
soffermarvi su qualche brano
del Vangelo e cercare di meditarlo,
vivendolo
come se in quel momeno foste presenti alla scena descritta
dallo stesso.
Non abbiate paura o timore se non riuscite pienamente a
pregare o se siete disattenti e distratti.
Non esistono preghiere cosiddette
buone e cattive,
ma quello che è importante è l'intendimento vero,
autentico , che vi ha spinto al raccoglimento.

Eventualmente, potrete donare a Dio anche le vostre manchevolezze.

Da " Guarire con la meditazione cristiana" di Valerio Albisetti" ediz. Paoline

Stamani, di primo mattino,ho preso il mio messale
e l' ho aperto alla data odierna e
letto quello che
il Signore " voleva dirmi
attraverso le sue parole
" col brano del
Salmo numero 102 e dal Vangelo
secondo Giovanni di domani domenica.

" Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le
tue malattie,
salva dalla fossa la tua vita, e ti corona
di grazia e misericordia".


Sto passando tutta la giornata.... a meditare
queste
Sue parole non senza emozioni,
commozione e
speranza, in specialmodo
per quelle persone che
conosco da tempo e
che so non stanno bene... e per
le persone
nuove incontrate da me da pochi giorni, e
che Lui ha voluto mettere sulla mia strada.

Spero e confido molto nella sua misericordia.

Con affetto
 
Davide

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