lunedì 29 novembre 1999

autoregressione e reincarnazione



"Sono veramente molto entusiasta per l'attenzione

che tantissimi di voi mostrano alle mie proposte,

su : psicogenealogia astrologica, transgenerazionale

e sulle costellazioni familiari.

Posso dire che anche in Sicilia, terra di conquiste...

e lontana dal resto di Italia, incominciano a farsi

sentire i prodromi di una "rinascita" ed un interesse

crescente per tali settori.Questo non può che rendermi

superfelice, perchè, forse grazie agli scritti in questi

3 anni di Jungometro, dedicati a Moreno, Jodorowsky,

Schutzenberger ed Hellinger, avrò spero scatenato

un interesse molto ampio."






Tempo fa, mi occupai di questo argomento, molto

in voga negli ultimi tempi specie negli USA, e poi

di riflesso anche qui in Italia; mi ricordo che in quella

occasione esortai tutti coloro che si sentivano attratti

da tale metodica, a non lasciarsi andare a facili

entusiasmi e avvedutezze.

Dissi pure che è importantissimo avere accanto

qualcuno che vi segua in tutte le fasi, denunciando

quindi la troppa facilità e imprudenza di tanti a tentare

questa esperienza da soli.

Una seduta di regressione può dare la possibilità di

mettersi in contatto con molto di quello che la mente

ha registrato a nostra insaputa, permettendo dunque

di " vedersi" con precisione nel passato.

Ciò risulterà utile nei momenti in cui si dovranno

prendere delle decisioni importanti e utili e che possano

servire dopo a ripristinare, per certi versi, l'equilibrio

della propria vita come pure nelle relazioni con gli altri.

Condurre da soli un dialogo con il proprio sè è possibile.

Bisogna solo avere molta pazienza e saper aspettare....

affinchè i risultati delle nostre nuove decisioni possano

manifestarsi nella vita di tutti i giorni.

Il consiglio è quello di rivolgere a se stesso una sola

domanda alla volta e, allo stesso tempo sentire e capire

come ascoltare la risposta.

E' innegabile che subito cominceranno ad affluire nella

coscienza molte informazioni, il trucco sta nel mettere a

tacere il lato razionale della nostra mente e quindi il lato

sinistro del cervello.

Vedrete che pian piano le porte dell'archivio akashico

( memoria inconscia collettiva) si apriranno... permettendo

così di avere risposte inimmaginabili a quel momento.

Quindi, una seduta di regressione può potenziare di molto

una terapia tradizionale, perchè abbiamo preventivamente

permesso a delle nuove informazioni di emergere e salire

dunque in superficie, aumentando il livello di conoscenza

dei nostri schemi di vita, senza così ricorrere a fonti esterne.



Nelle regressioni ipnotiche, quelle guidate dal

terapeuta( che consiglio maggiormente), è

chiaro che si è tutelati bene in tutte le fasi.

Grazie a queste tecniche regressive, succede

che emergono ricordi di eventi, fatti, nomi, date

e luoghi che con certezza non appartengono

alla persona in esame.

E se invece le appartenessero sotto una altra

denominazione, forma, ed in maniera indiretta?

Se il tutto appartenesse invece alla coscienza

familiare di tipo transgenerazionale, mi chiedo,

il soggetto come potrebbe mai saperlo?

Rimanendo nella massima obiettività personale,

devo però rammentarvi di andare a rileggervi

anche gli articoli scritti dal sottoscritto tempo fa

e tratti dagli studi degli anni '70 del prof. Quevedo

Gonzales sulle capacità "trasformistiche" dell'

inconscio, da lui definito " il talento dell'inconscio",

lo scrivente in quell'occasione vi mise in guardia

sulle sue innate capacità di " mimetizzazione".

Credo che tanti interrogativi determinanti, per

un certo verso risultino ancora senza risposta.

Una certezza però anima la mia coscienza: "la

consapevolezza di essere sulla strada giusta....."!!

insciallah










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